INTAGLIO
Tecnica artistica
mediante la quale vengono realizzati ornamenti in incavo
o in rilievo su superfici di legno; si distingue dalla
scultura per il fine eminentemente decorativo (che
l'ha collocata per secoli tra le arti considerate "minori"),
e per la funzione spesso secondaria che assume nei
confronti del manufatto o dell'opera cui si applica.
Il legno costituisce un supporto leggero, spesso morbido
e facile da lavorare; ha inoltre una notevole resistenza
alla trazione e può essere incollato e unito a incastro.
Esistono molti legni diversi, ciascuno contraddistinto
da colorazioni e venature naturali proprie, spesso
molto apprezzabili dal punto di vista estetico. La
superficie di legno viene solitamente intagliata con
l'ausilio di vari tipi di scalpelli e trapani; la fase
della rifinitura prevede poi l'utilizzo di raspe, lime
e carta vetrata. Gli oggetti intagliati possono essere
dipinti o dorati direttamente oppure dopo essere stati
ricoperti con uno strato di stoffa o gesso. È anche
possibile lasciare al legno il suo aspetto naturale
limitandosi a lucidarlo.
Figura
professionale
Solitamente i mobili in
stile richiedono l'ausilio di abili intagliatori
per scolpire figure e ornati, ma per ogni lavoro
artistico alla base di quest'arte c'è il disegno,
oltre alla capacità manuale, e al buon gusto. È inutile
ricordare che l'intagliatore si distingue per i propri
lavori artistici, poichè sono fatti a mano e non
riproducibili in serie.
Tipi di lavorazione:
- A tutto Tondo: per
definire una figura nella realtà volumetrica.
- Rilievo sul piano: si
toglie la materia circostante per eseguire figure in
rilievo schiacciato o stiacciato, rilievo bassissimo,
simile a quello delle monete.
- Bassorilievo: le
figure sono poco profonde.
- Altorilievo: le
figure emergono completamente dal fondo.
Attrezzi
l'attrezzatura
classica è oltre al banco da falegname (robusto tavolo
provvisto di morse).
La
scelta del legno
I legni più facili
da lavorare sono quelli dolci "famiglia conifere" (pino,
pino cirmolo, abete, tiglio, obece, pioppo, ecc.)
preferibilmente senza nodi, dopo la lavorazione anche
attualmente vengono stuccati e dipinti con laccature
e dorature. Legni duri: (noce europeo, l'acero, pero,
bosso, olivo, castagno, ebano, ecc.) vengono tradizionalmente
lucidati trasparenti.
Tecniche
non
esistono tecniche universali, esse si possono acquisire
solo con l'esperienza, ma alcune linee guida da seguire
possono aiutare coloro che vogliono intraprendere quest'arte.
Per quanto mi riguarda utilizzo il metodo di eseguire
dopo un disegno accurato ed a volte tridimensionale,
un modello in creta in dimensione 1/1. La prima operazione
da compiere dopo la scelta del legno è la tracciatura
che consiste nel disegnare su tre facce (nel tutto tondo)
del blocco il contorno. A questo punto viene sagomato
con sega a nastro o a mano. Dopodichè si inizia la sbozzatura
con la sgorbia grande. Quando sono emersi i volumi voluti è necessario
eseguire una seconda tracciatura, che consiste nel definire
i particolari. Il lavoro verrà terminato con l'ausilio
degli altri attrezzi (a seconda della necessità). Questa è anche
la fase più delicata, perché uno sbaglio può pregiudicare
la riuscita del lavoro, in quanto il legno una volta
tolto non è possibile rincollarlo senza che la giuntura
sia invisibile
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