IMPIALLACCIATURA
L'Intervento di restauro sull'impiallacciatura si attua quando si deve sostituire un foglio di impiallaccio troppo rovinato bisogna togliere
l’impiallacciatura residua ammorbidendo la colla sottostante con ferro
da stiro e panno bagnato e raschiare con una spatola il piano per pulirlo
da residui di colla. Eventuali imperfezioni vanno eliminate con una pialla
a denti che renderà anche zigrinata la superficie facendo aderire meglio
la colla.
Eseguire le stuccature con colla e polvere di carbone
vegetale e non con stucco a gesso perché questo
si ritira più del legno.
Le mancanze si dovranno colmare con tasselli della stessa
essenza e nel senso della venatura.
Quando lo stucco è asciutto, si spiana con pialla
a denti; si applica poi una mano di “turapori”,
ossia colla animale molto diluita; lasciare asciugare per
parecchie ore per poi passare la colla calda poco densa
dove saranno posti i piallacci. Molto utile è riscaldare
i piani di posa.
Il luogo per impiallacciare deve essere luminoso, privo
di polvere, a temperatura compresa tra i 18 e i 20°C,
altrimenti la colla si potrebbe raggrumare.
La colla priva di sostanze estranee deve essere caldissima
e di giusta densità.
Si spalma con pennello grosso in quantità abbondanti
sul piano di posa ed in minor quantità da ambo le
parti dei piallacci per creare equilibrio tra l’umidità interna
ed esterna del foglio.
Con martello a penna si esercita una pressione moderata
dal centro verso l’esterno, prima parallelamente
alla vena e poi diagonalmente per fare aderire bene il
foglio e far fuoriuscire la colla in eccesso e le bolle
d’aria.
Se si tratta una superficie ampia la colla può raffreddarsi
e diventare gelatinosa; per scioglierla è sufficiente
passare il ferro da stiro caldo dopo che si è provveduto
a bagnare la superficie del pillaccio con acqua calda.
Per eventuali bolle incidere il piallaccio con una taglierina
facendo fuoriuscire l’aria, si passa quindi un po’ di
colla pressando sopra col martello a penna fino a presa
avvenuta.
Sulle superfici curve si mettono sacchetti di sabbia calda
come pesi fino alla completa asciugatura della colla, oppure
si possono adoperare delle contro forme e morsettare il
tutto.
Il restringimento del legno, dovuto al riscaldamento del
sito in cui è collocato il mobile, oppure le dilatazioni
dovute ad un ambiente umido, possono causare nel mobile
impiallacciato vari danni.
I cambiamenti dimensionali della struttura interna possono
provocare fessurazioni, bordi non in linea nel punto delle
unioni, per cui le impiallacciature possono alzarsi o addirittura
staccarsi, formare bolle d’aria, ecc.
Per quanto riguarda le fessurazioni su mobili impiallacciati,
si interviene come sui mobili massello.
Per le parti di impiallacciatura che si staccano, prima
di rincollarle, bisogna ripulirle dalla polvere depositatasi
sollevando l’impillaccio con una spatolina e raschiando
con una lama.
Spalmare poi un velo di colla con un pennellino, schiacciare
la foglia di impiallacciatura e pulire con uno straccio
l’eccesso di colla.
A seconda dei casi, mettere dei pesi o della carta gommata
per mantenere schiacciato, o ancora possono essere inchiodati
pezzetti di compensato interponendoci carta da giornale
onde evitare che il compensato si incolli al legno del
mobile.
Nel caso in cui bisogna intervenire su bordi non in linea
nel punto delle giunture, occorre staccare l’impiallacciatura
sollevata intervenendo prima sulla base sottostante e poi
rincollare.
Le bolle d’aria dovute all’espandersi dell’impiallacciatura
per l’umidità o per la colla deteriorata,
si appianano praticando una incisione lungo le linee della
venatura e per tutta la lunghezza della bolla con una taglierina;
pulire la vecchia colla grattando con il bisturi soffiare
via la polvere, iniettare della colla con un grosso ago,
fare aderire l’impiallaccio e asportare la colla
in eccesso appoggiando sulla superficie un foglio di carta
con dei pesi o dei morsetti.
Nel caso in cui l’impiallacciatura sia eccessivamente
secca, tagliarla significherebbe romperla, sarà quindi
necessario prendere un panno umido, stirare sopra la bolla
con un ferro da stiro caldo in modo da ammorbidire l’impiallacciatura.
Per le lacune di impiallacciatura bisogna scegliere la
qualità, la venatura e il colore del pezzo da inserire
in modo che si possa combinare con la superficie da riparare.
Mascherare il più possibile il rattoppo scegliendo
tagli sagomati con l’andamento delle fibre che coincidano
approssimativamente con quelle esistenti sulla superficie
da sistemare.
È importante tener presente che l’impiallacciatura
da sostituire dovrebbe essere leggermente più spessa
di quella originale.
Non deve avere forma quadrata o rettangolare, altrimenti
la riparazione si noterebbe troppo.
Pulire bene la superficie del mobile, ricalcare su carta
gommata la sagoma del pezzo da rifare e riportarlo sulla
nuova impiallacciatura da incollare, oppure tagliare insieme
la foglia nuova sulla parte danneggiata del mobile per
avere così due pezzi di identiche dimensioni. Incollare
il nuovo tassello così ottenuto.
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