Materiali e attrezzature per il restauro e la conservazione

La cera d'api per la preparazione dell'encaustico

Cera d'api

Cera d'apiCERA D'API
La cera vergine è la denominazione commerciale della cera d'api. Si presenta in pani di colore variabile che vanno dal giallo chiaro al bruno.
La cera d'api va opportunamente preparata per poter ottenere l'encaustico da applicare sui mobili. Altrimenti una soluzione più comoda, per chi non ha molto tempo a disposizione, è impiegare la cera per legno in pasta già pronta all'uso.

L'uso principale che si fa della cera nel restauro, è senz'altro la lucidatura a cera.
Un uso non meno frequente e altrettanto importante, lo si ha in fase di stuccatura: infatti, per quei mobili che poi andranno lucidati a cera, si possono usare gli stick di cera (colorati in varie tonalità di essenze) per chiudere i piccoli fori dei tarli o piccole imperfezioni.
Non è adatta per sostituire lo stucco vero e proprio, in quanto la sua consistenza non lo permette. Una volta applicata la cera, infatti, non indurisce come lo stucco, ma rimane morbida.

Ricetta per la preparazione dell'encaustico
Encaustico è il prodotto che si ottiene sciogliendo la cera in un solvente: il migliore probabilmente è l'essenza trementina.
La preparazione dell'encaustico non è complicata, ma occorre porre moltissima attenzione in quanto il solvente usato e altamente infiammabile. Conviene avvalersi, per lal preparazione, di un fornellino elettrico e non a fiamma libera.

Si pesano circa 120 gr. di cera d'api e si riducono in piccoli pezzi con un coltello, si aggiungono 80 gr. di cera carnauba. Si mette il tutto in un pentolino da usarsi solo per questo scopo, e vi si unisce 80 cl. di essenza di trementina. Si scalda il tutto a bagnomaria mescolando di tanto in tanto.
In questa fase occorre prendere tutte le precauzioni del caso al fine di evitare incidenti, in quanto la trementina e infiammabile (non deve quindi schizzare sul fuoco) e la cera calda è altamente ustionante.
Quando la cera è perfettamente sciolta, si toglie dal fuoco e con molta cautela va versata in vasi di vetro. Dopo che si è raffreddata, i vasi vanno ermeticamente chiusi e conservati al buio.
La concentrazione suggerita (12% di cera, 8% di carnauba, 80% di essenza di trementina), non è tassativa: con l'esperienza si saprà meglio aumentarla o diminuirla in relazione al tipo di legno che si deve lucidare.
Legni duri richiedono un prodotto più diluito, mentre i legni teneri (quindi con pori più aperti) si lucidano con un prodotto più concentrato. Questa diluizione è ottimale per l'applicazione della cera a pennello una volta riscaldata prima dell'utilizzo. L'encaustico può essere opportunamente colorato.

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