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Resina epossidica POXYLAM 130

Resina epossidica POXYLAM 130

DESCRIZIONE DELLA RESINA EPOSSIDICA POXYLAM 130

La resina epossidica bicomponente POXYLAM 130 (ex POXYLAM 125) costituisce un sistema epossidico trasparente da stratificazione caratterizzato da bassa viscosità e ottima bagnabiltà delle fibre di rinforzo (mat in fibra di vetro, stuoia in fibra di vetro, tessuto quadriassiale in fibra di vetro, tessuto biassiale in fibra di vetro, tessuto in fibra di carbonio e aramide, ecc.).
La resina epossidica POXYLAM 130 può essere fatta catalizzare a scelta con 2 diversi indurenti, uno STANDARD con un tempo di lavorazione di 35 min. e indurimento di 6 ore, e uno SLOW con tempo di lavorazione di 120 min. e indurimento di 24 ore.
In entrambi i casi comunque la resina epossidica POXYLAM 130 garantisce lunghi tempi di lavorazione, utili per eseguire stratificazioni (laminazioni) manuali o per iniezione di piccole, medie e grandi dimensioni.
La resina epossidica per stratificazione POXYLAM 130 catalizza a temperatura ambiente, previa miscelazione dei due componenti (rapporto 100:30), garantendo una completa polimerizzazione sia in laminati di spessore elevato (<2mm) che in laminazioni a spessori sottili (<0.5mm).
Dopo l'indurimento, la resina epossidica POXYLAM 130 è caratterizzata da un'ottima resistenza meccanica, buona resistenza termica (90°C ca. con post-indurimento termico) e all'ingiallimento.
Ricordiamo inoltre che la resina epossidica per stratificazione POXYLAM 130 è da considerarsi ampiamente superiore a qualsiasi resina poliestere per stratificazione, possedendo una maggiore resistenza chimico-fisica, altissima capacità adesiva, un migliore grado di finitura superficiale, la quasi totale mancanza di odore, l'assenza di qualsiasi tipo di solvente e assoluta resistenza alla reazione di idrolisi, quindi in grado di proteggere uno scafo dal normale processo di osmosi.
Grazie a queste caratteristiche la resina epossidica per stratificazione POXYLAM 130 è idonea per essere impiegata in diversi settori e per svariati tipi di lavorazioni:

In particolare è una resina epossidica idonea alla stratificazione con fibre di rinforzo per la costruzione di manufatti in composito ad alte prestazioni di piccole, medie e grandi dimensioni, come articoli sportivi (tavole da surf, snowboard, ecc.), imbarcazioni soggette a forti sollecitazioni, velivoli ultraleggeri, carrozzerie di automobili e carenature di moto, ecc.

La resina epossidica POXYLAM 130 può essere impiegata anche come resina per il coating e cioè per la finitura trasparente e brillante di manufatti (anche quelli particolarmente sensibili ai solventi come il polistirene) soggetti ad elevate sollecitazioni chimiche e meccaniche.

La resina epossidica POXYLAM 130 è utilizzabile anche per eseguire applicazioni da colata trasparenti in spessori sottili (<5 mm), quindi rappresenta una valida alternativa alla resina epossidica CRISTAL che al contrario è adatta esclusivamente per colate con spessori elevati (>5 mm).

Inoltre, grazie all'elevata capacità adesiva, la resina epossidica POXYLAM 130 può essere utilizzata anche come adesivo strutturale tra legno, metallo, plastica, ceramica, calcestruzzo e composito (es. ancoraggio di perni, bulloni e tiranti). Per la riparazione e il rinforzo strutturale, tramite applicazioni ad iniezione, laminazione (con fibre di rinforzo) e colata, di supporti lesionati in legno (es. travi o carene di imbarcazioni in legno), metallo (es. travi in acciaio) e composito (es. carenature di moto e carrozzerie di auto, imbarcazioni in vetroresina).

Se opportunamente caricata con cariche inerti, come le microsfere di vetro cave e addensata con silice colloidale, la resina epossidica POXYLAM 130 può essere utilizzata anche per produrre gelcoat, mastici e stucchi epossidici leggeri utili per rasare, riempire e ricostruire macro e micro fessurazioni su supporti di diverso materiale (es. legno, pietra, vetroresina ecc.).

CARATTERISTICHE TECNICHE DELLA RESINA EPOSSIDICA POXYLAM 130

Temp. 25°C RESINA Indurente
STANDARD
Indurente
SLOW
Aspetto liquido trasparente liquido trasparente liquido trasparente
Colore (Gardner) <2 incolore <3 incolore <3 incolore
Viscosità (25° mPas): 2.500 ±100 20 ±5 10 ±2
Densità (g/cm³) 1.16 ±0.01 0.96 ±0.01 0.96 ±0.01
Rapporto miscelazione 100 30 30
Lavorabilità (pot-life)   35 minuti 120 minuti
Tempo di gel a 23°C   80 min. 6 ore
Tempo di sformatura a 23°C   6 ore 24 ore
Post-indurimento (dopo 24 ore a temp. ambiente)   +2h a 45°C
+2h a 60°C
+8h a 80°C
+2h a 45°C
+2h a 60°C
+8h a 80°C
Temperatura di transizione vetrosa (°C)   90°C (con post indurimento) 90°C (con post indurimento)

spaziatore

Resina epossidica da stratificazione

Icona Adobe SCHEDA TECNICA

spaziatore

Conf.(A+B) 1.3 kg
Conf.(A+B) 6.5 kg
Conf(A+B) 26 kg
Istruzioni per l'uso

UTILIZZO DELLA RESINA EPOSSIDICA POXYLAM 130 PER LA STRATIFICAZIONE

Ricordiamo che le resine epossidiche richiedono una maggiore precisione nel dosaggio dei due componenti rispetto alle resine poliesteri. In queste ultime infatti il catalizzatore (MEKP) ha il compito di avviare il processo di indurimento ed è possibile variarne leggermente la dose per accelerare o ritardare la catalisi della resina poliestere.
Nei sistemi epossidici come POXYLAM 130 accade invece che ogni molecola della resina deve combinarsi con la giusta quantità di indurente perché polimerizzi nella maniera corretta, quindi è necessario rispettare con cura il giusto rapporto di catalisi.
A tal proposito consigliamo di servirsi di appositi bicchieri in carta, abbassalingua in legno e di una bilancia digitale.
Un'altra buona regola è lavorare la resina epossidica in ambiente con temperatura non inferiore a 15°C.
Si procede pesando quindi la resina epossidica in un recipiente avendo cura di aggiungere l'indurente secondo il rapporto di miscelazione 100:30 (es. 100 grammi del componete A + 30 grammi del componete B). Mescolare i due componenti con una spatola per stuccare facendo attenzione a raschiare bene le pareti ed il fondo del recipiente in modo da ottenere un composto omogeneo in tutta la massa. Avendo la resina POXYLAM 130 un tempo di lavorabilità lungo (da 35 a 120 minuti in funzione dell'indurente scelto), consigliamo di dedicare alla miscelazione del sistema epossidico almeno 2-3 minuti di tempo.
A questo punto procederemo alla stratificazione della resina epossidica POXYLAM 130 applicandola su vari strati di fibra di rinforzo sovrapposti, impregnati uno alla volta, fino a raggiungere lo spessore desiderato.
Con la resina epossidica è possibile utilizzare qualsiasi tipo di fibra di rinforzo, anche se in genere al mat in fibra di vetro viene preferito il tessuto in fibra di vetro, il tessuto in fibra di carbonio, il Kevlar o i tessuti ibridi.
Prima di procedere consigliamo di stabilire un progetto di lavoro, scegliendo il tipo di fibra da utilizzare e il numero di stratificazioni per ottenere lo spessore desiderato che dovrà essere direttamente proporzionale alle dimensioni del manufatto in composito e alle sollecitazioni a cui verrà sottoposto.
Ricordiamo che uno stratificato in resina epossidica POXYLAM 130 realizzato con un tessuto di vetro da 200 gr avrà uno spessore di circa 0.2 mm. Se invece si utilizzano tessuti di carbonio e di Kevlar di pari grammatura, si otterrà uno spessore maggiore in quanto quest'ultimi sono più leggeri e voluminosi.
Per aumentare la capacità di impregnazione della resina epossidica POXYLAM 130, specialmente se si lavora a temperature inferiori a 20°C, consigliamo di preriscaldarla a 30°C. In questo modo la viscosità della resina scenderà notevolmente aumentando la sua bagnabilità.
Prima di resinare, consigliamo di tagliare e sagomare nelle dimensioni appropriate al lavoro da eseguire il tessuto da impregnare, avendo cura di lasciare un margine di almeno 5 cm.
La realizzazione di un manufatto in composito comincia con l'applicazione di una mano di gelcoat (gelcoat epossidico, gelcoat poliestere a pennello oppure gelcoat poliestere a spruzzo) come primo strato di finitura esterna, in quanto permette di ottenere alla fine del processo uno strato superficiale liscio, compatto e privo di porosità che protegge il manufatto in composito dagli attacchi chimici dovuti al contatto con acqua e solventi.
Prima di stendere il gelcoat dovremo però assicurarci di aver trattato lo stampo con cera distaccante ed eventualmente con alcool polivinilico. Questo ci garantirà una facile sformatura del manufatto in composito che altrimenti aderirebbe irrimediabilmente allo stampo, a meno che non sia stato realizzato in gomma siliconica.
Il gelcoat può essere applicato a pennello oppure a spruzzo (gelcoat epossidico, gelcoat poliestere a pennello oppure gelcoat poliestere a spruzzo) e richiede un tempo di attesa, necessario alla gelificazione (12 ore ca.), prima che sia possibile procedere con la stratificazione della resina epossidica.
Sopra lo strato di gelcoat si applicherà a pennello (meglio con un rullo) uno strato di resina epossidica POXYLAM 130 sulla quale adageremo il tessuto di rinforzo opportunamente sagomato per le dimensioni del nostro manufatto in composito.

Stratificazione con resina epossidica

A questo punto inizieremo a impregnare il tessuto con un nuovo strato di resina epossidica passata a pennello o rullo, avendo cura di insistere ripetutamente per farla penetrare nelle fibre del tessuto fino alla completa saturazione. Si consiglia di impregnare questo primo strato con abbondante resina epossidica e molta cura per farlo aderire perfettamente allo strato di gelcoat passato in precedenza. Per migliorare la capacità di impregnazione della resina epossidica, specialmente con le basse temperature, è consigliabile riscaldare la zona che si sta impregnando con veloci passaggi di fon. L'aria calda infatti riscalda rapidamente la resina epossidica, abbassandone la viscosità e rendendola molto più fluida. Questo facilita inoltre la fuoriuscita delle bolle d'aria.
Per gli eventuali strati successivi si ripeterà la sequenza sopra descritta fino a ottenere lo spessore desiderato, assicurandosi sempre di stendere prima uno strato di resina epossidica POXYLAM 130, poi il tessuto di rinforzo e successivamente far seguire l’impregnazione con altra resina epossidica.
Trascorso il tempo di gel (2-6 ore), la resina epossidica POXYLAM 130 inizierà a indurire in modo progressivo. Dopo questo periodo, e comunque prima del completo indurimento (6-24 ore), sarà possibile rifilare il manufatto in composito con un cutter.
La resina epossidica POXYLAM 130 dovrà essere lasciata a polimerizzare per 6- 24 ore, in funzione dell'indurente scelto (STANDARD o SLOW) a una temperatura superiore a 20°C. In questa fase si consiglia di evitare temperature superiori a 30-40°C per non correre il rischio di far sciogliere la cera distaccante precedentemente applicata nello stampo e comprometterne quindi l'effetto distaccante.
Trascorso il tempo necessario per l'indurimento a temperatura ambiente, sarà possibile sformare il manufatto in composito dallo stampo. Per raggiungere però le caratteristiche meccaniche ottimali dello stratificato, consigliamo di sottoporlo a un post-indurimento a temperature elevate (es. +2h a 45°C/+2h a 60°C/+8h a 80°C). Per evitare la deformazione del manufatto in composito durante il post-indurimento a elevate temperature, consigliamo di ricollocare il pezzo all'interno di una controforma.
Un utile metodo per ottenere un adeguato post-indurimento è quello esporre il manufatto in composito al sole, coperto con un un telo in plastica nero. Questo sistema permette di raggiungere temperature di circa 50°C durante le stagioni più calde e garantisce allo stratificato caratteristiche meccaniche simili a quelle raggiungibili con un post-indurimento in forno.
Al termine del processo, il manufatto sarà pronto per essere eventualmente protetto con una vernice finale trasparente professionale a elevata resistenza chimico-fisica per esterni (vernice trasparente spray 1K, vernice spray trasparente 2K SprayMax, vernice poliuretanica).

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